mercoledì 26 novembre 2008

L'Algeria commette un errore molto grave con il suo atteggiamento riguardo alla questione del Sahara










L'algeria commette un errore molto grave con il suo attaggiamento riguardo alla questione del Sahara
24/11/2008



L'Algeria commette un errore molto grave con il suo atteggiamento riguardo alla questione del Sahara, ha affermato il presidente del senato belga, il sig. Amand de Decker.



" " È completamente danno di constatare che per l'atteggiamento del governo algerino" " la questione del Sahara non conosce sempre d'uscita, ha indicato venerdì allora di una riunione con giornalisti.


È così danno di vedere che " " il Marocco non ha preso il suo appena e legittima posto nell'ambito dell'Unione africana a causa di questa questione" " , ha aggiunto, qualificando questa situazione di " " inaccettabile" ".



Il presidente del senato belga ha salutato a questo proposito " " le iniziative che sono state prese dal Marocco al livello delle Nazioni Unite " " , sottolineando che il Belgio sostiene la diplomazia marocchina in quest'importante questione.



Il Sig. de Decker, d'altra parte, ha salutato gli sforzi fatti dal Marocco in vari settori, come pure i progressi compiuti e che sono ritenuti al loro valore giusto dall'Unione europea che viene di accordare al regno uno statuto avanzato.



Il Marocco, ha sottolineato, è il paese più la tasca dell'Europa in termini di cooperazione, d'apertura e di partecipazione al progresso dell'insieme della regione e gioca " " un ruolo importante nel ravvicinamento tra i popoli, attraverso la promozione del dialogo delle culture e la lotta contro l'intolleranza" ".



Il presidente del senato belga ha chiamato, a questo proposito, a collegare tutte le forze dell'insieme dei paesi del Mediterraneo per il trionfo di questi valori.



" " Viviamo tutti attorno al nostro mare comune, il Mediterraneo, abbiamo una grande parte della nostra cultura che ci è completamente comune, noi dobbiamo fare una forza per costruire un mondo euro-mediterraneo prospero" " , ha concluso.



















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lunedì 17 novembre 2008

Il Messico al Consiglio di sicurezza, un appoggio per la prosecuzione del negoziato sul Sahara













Il Messico al Consiglio di sicurezza, un appoggio per la prosecuzione del negoziato sul Sahara


14/11/2008

L'ambasciatore del Marocco a messico, il sig. Mahmoud Rmiki intervenendo allora di una conferenza all'occasione della celebrazione del 46esimo anniversario dell'instaurazione delle relazioni diplomatiche tra i due paesi, ha ricordato che il Marocco ed il Messico hanno stabilito relazioni diplomatiche il 31 ottobre 1962.

Ha segnalato che queste relazioni sono state incentivate dallo scambio di visite di SM Re Mohammed VI in Messico, nel novembre 2004, e dell'ex presidente Vicente Fox in Marocco, nel febbraio 2005.

Ha anche ricordato l'appoggio recentemente portato dal regno al Messico, allo scopo d' accedere allo statuto di membro non permanente del Consiglio di sicurezza per il periodo 2009-2010, sottolineando che il Messico avrà, nella sua qualità di membro non permanente del suddetto Consiglio, l'opportunità di " sostenere il processo di negoziati in corso per raggiungere una soluzione consensuale della questione del Sahara' '.

Questa " soluzione consensuale" si iscriverà nel quadro dell'Iniziativa presentata dal Marocco nell'aprile 2007, che è " aperta al negoziato per assegnare un'autonomia al Sahara nel quadro della sovranità e dell'integrità territoriale del Regno' ' , ha aggiunto il diplomatico marocchino, sottolineando che " la proposta marocchina è stata in gran parte sostenuta da molto paese fratelli ed amici e dalla Comunità internazionale in generale ' '.

È ritornato sulle ultime risoluzioni del Consiglio di sicurezza (1754, 1783 e 1813) nelle quali quest'organo dell'ONU ha qualificato la proposta marocchina di " seria e credibile" per raggiungere una soluzione politica e definitiva a questa vertenza regionale.

Le risoluzioni del Consiglio di sicurezza " sono ora più diretti e più chiari nel loro contenuto e più pertinenti nelle loro disposizioni a favore dell'Iniziativa del Marocco" , le cui principali virtù sono " il realismo e lo spirito di compromesso" , ha ancora ricordato.

Il diplomatico ha anche rilevato che le risoluzioni del Consiglio di sicurezza e quelle dell'Assemblea generale (AG) si ispirano di " la stessa visione su questa vertenza regionale" e confermano che l'iniziativa marocchina d'autonomia per la regione del Sahara è all'origine della dinamica impegnata per superare il vicolo cieco e giungere nel regolamento definitivo di questa vertenza regionale.

Ha anche ricordato le dichiarazioni del sig. Peter Van Walsum, l'ex inviato personale del segretario generale dell'ONU per Sahara, nei quali considera " l'indipendenza del Sahara come un'opzione non realistica ed irrealizzabile' '.




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lunedì 27 ottobre 2008

Sahara:Il Marocco accoglie con grande soddisfazione la risoluzione della quarta commissione dell'ONU








Sahara:Il Marocco accoglie con grande soddisfazione la risoluzione della quarta commissione dell'ONU
23/10/2008


Il Marocco accoglie con una grande soddisfazione l'adozione, per consenso martedì, da parte della quarta commissione dell'Assemblea generale dell'ONU, della risoluzione sul Sahara marocchino, ha affermato mercoledì il ministro degli esteri e della cooperazione, il sig. Taieb Fassi Fihri.




In una dichiarazione alla MAP, il Sig. Fassi Fihri ha sottolineato che " con questa risoluzione, che consolida quella presa l'anno scorso, la quarta Commissione procede ad una reale rifusione delle risoluzioni che aveva preso dal 1965 sulla questione, tanto al livello della lingua, del passo che della visione.

Le sue disposizioni si trovano ormai in gran parte in fase con l'evoluzione recente della questione, in particolare in seno al consiglio di sicurezza".

" Così, ed al modo dell'anno scorso, la risoluzione non fa più riferimento alle proposte onusiane precedenti il cui caducità è stata riconosciuta dalle Nazioni Unite " , ha detto il ministro.

" Porta, anche, precisazioni utili sul principio dell'autodeterminazione, ribadendo che il suo referenziale è multiplo e che le sue forme sono diverse.

Infatti, la risoluzione conferma una realtà sostenuta dall'insieme della Comunità internazionale, cioè che l'autonomia è una forma moderna d'autodeterminazione, conforme al diritto internazionale ed alla pratica onusiana" , ha fatto osservare.

" Quest'evoluzione qualitativa nella posizione dell'assemblea generale è un'altra conseguenza diretta e logica della dinamica positiva generata dall'Iniziativa marocchina d'autonomia" , ha sostenuto il ministro.

" Infatti, ha aggiunto, la risoluzione dedica la centralità del processo di negoziati, iniziato dalla risoluzione 1754, adottata dal consiglio di sicurezza nell'aprile 2007, a favore della presentazione dal regno di sua iniziativa d'autonomia".

" Inoltre, l'Assemblea generale sottolinea, in particolare, l'importanza della risoluzione 1813 (aprile 2008) che ha sostenuto e rafforzato questo processo politico, chiamando a negoziati intensi e sostanziali, sulla base del realismo e dello spirito di compromesso" , ha ricordato.

" D'altra parte, gli Stati membri dell'Assemblea generale ha tenuto, ancora una volta, a confermare che il processo di negoziato dovrebbe necessariamente tenere conto degli sforzi, seri e credibili fatti dal regno del Marocco dal 2006, per l'elaborazione, la promozione e la presentazione di sua iniziativa d'autonomia".

Il ministro ha anche ricordato che " la risoluzione ribadisce, infine l'appello alle parti ed agli stati della regione per cooperare interamente non soltanto con l'ONU, ma anche gli uni con gli altri in attesa di raggiungere una soluzione politica definitiva a questa vertenza regionale".

mercoledì 22 ottobre 2008

Il Marocco si rallegra per l'adozione per consenso della risoluzione sul Sahara New York (Nazioni Unite)





Il Marocco si è felicitato, martedì, per l'adozione, senza voto, da parte della quarta Commissione dell'Assemblea generale dell'ONU, di una risoluzione sul Sahara che ribadisce il sostegno della Comunità internazionale alla nuova dinamica di regolamento impegnata dall'iniziativa marocchina d'autonomia.

Il regno si rallegra che questo testo " risponde alle sue attese legittime, in questo senso, che integra e fa i suoi gli sviluppi intervenuti, che durano l'anno passato, sviluppi, di cui l'importanza e la pertinenza procedono della preoccupazione della Comunità internazionale di sostenere ed incoraggiare una nuova dinamica di regolamento, iniziata grazie alla proposta marocchina d'autonomia" , ha dichiarato l'ambasciatore, rappresentante permanente del Marocco presso l'ONU, il sig. El Mostafa Sahel, dinanzi alla quarta Commissione.

La proposta d'autonomia ha " iniziato un processo di negoziati che nessun regolamento di questa vertenza regionale" , ha aggiunto.

Il Sig. Sahel ha sottolineato che la delegazione marocchina si rallegra, anche, che l'Assemblea generale si mette in fase con il Consiglio di sicurezza, " sancendo così la stessa visione e lo stesso approccio, di questi due organi, nel trattamento di questo dossier".

In questo senso, ha rilevato che " gli sviluppi integrati in questa risoluzione consensuale e riguardanti il riferimento fatto nella sua parte operante alle risoluzioni del Consiglio di sicurezza 1754 (2007), 1783 (2007) e 1813 (2008), come pure l'appello alle parti di impegnarsi tra una fase più intensiva di negoziato, considerando gli sforzi e sviluppi compiuti, dal 2006, met. in fase, e ciò, al modo della risoluzione adottata, nel corso dell'ultima sessione, l'Assemblea generale con il Consiglio di sicurezza, che sancisce così la stessa visione e lo stesso approccio, di questi due organi, nel trattamento di questa questione".

" La delegazione del Marocco che si rallegra, infine, per lo spirito di compromesso e di realismo che è prevalso tra le parti, in occasione dei negoziati che si sono conclusi a questo testo consensuale, formula il suo desiderio sincero di vedere chiudere questa vertenza, per accelerare l'arrivo di un Magreb unito, prosperoso, democratico e stabile, al vantaggio, non soltanto dei popoli della regione, ma anche dei partner internazionali" , ha sottolineato il diplomatico.

La nuova risoluzione sulla questione del Sahara sostiene il processo di negoziati in corso, pur rallegrandosi per l'impegno delle parti da entrare in una fase di negoziati più intensiva, tenendo conto dei nuovi sviluppi verificati dal 2006.

L'adozione, senza voto di questa risoluzione, interviene dopo lunghe e dure trattative, l'Algeria contrastandosi fino là a volere fare passare un testo che ignora gli ultimi sviluppi verificati nella cartella del Sahara, in particolare, le risoluzioni del Consiglio di sicurezza 1783 (ottobre 2007) e 1813 (aprile 2008).

È stata finalmente forzata di accettare gli emendamenti, in questo senso, auspicati dal Marocco con l'appoggio dell'Unione europea, degli Stati Uniti e di un grande numero di paesi africani, asiatici e latino-americani.




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mercoledì 15 ottobre 2008

Giornalisti maliani salutano gli sforzi di sviluppo nelle province del sud e l'iniziativa marocchina







Giornalisti maliani, attualmente nella loro visita alla provincia di Laâyoune, si sono rallegrati per gli sforzi " " impressionanti" " impegnati per lo sviluppo delle province del sud e il miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni locali, pur salutando l'iniziativa marocchina d'autonomia proposta dal regno per il regolamento definitivo della cartella del Sahara.



La delegazione, che ha assistito al lancio ed a l' inaugurazione di molti progetti di sviluppo nella provincia di Laâyoune all'occasione della festa del trono, ha anche visitato stabilimenti sociali ed ha avuto interviste con molti responsabili locali.

La delegazione maliana è composta dal sig. Saouti Haidara, direttore del giornale " " l'Indépendant" " , Sambi Touré, direttore del giornale " " Info-matin" " , Tiégoum Maiga, direttore de " " le notizie Ripubbliche" " , Alexis Kalambry, direttore di " " Publicazione" " , Cheickna Sylla, direttore di " " l'Aube" " come del giornalista Boubacar Koné del giornale " " Maliano" ".

In una dichiarazione alla stampa, il sig. Saouti Haidara ha messo in evidenza " " la dinamica di costruzione nelle province del sud del Regno" " , affermando che i membri della delegazione sono stati " " impressionati" " con i progetti realizzati in questa regione che è " " in sviluppo" pieno; ".

" " Abbiamo constatato una dinamica di sviluppo forte notorio" " , ha proseguito, aggiungendo che " " tutto ciò rafforza la nostra sensazione che questa parte del territorio marocchino si svilupperà ancora maggiormente per garantire il benessere delle popolazioni locali" ".

M. Haidara si congratula, in questa occasione, " " del clima di pace e di stabilità che regna nella regione, contrariamente a ciò che vogliono fare credere d'altre parti che trasportano una certa propaganda negativa sulla situazione nella regione" ".

" " C' è una regione che si sviluppa normalmente.

Siamo molto stupiti di constatare quanto sviluppo e di progresso son stati realizzati" " , ha affermato.

Si tratta dell'iniziativa marocchina d'autonomia, il sig. Haidara l'ha qualificato come " " buona iniziativa" " e " " di migliore soluzione possibile per superare definitivamente il conflitto del Sahara" " , ricordando a questo proposito l' accoglienza favorevole riservata dalla Comunità internazionale a quest'iniziativa.

Da parte sua, il sig. Sambi Touré si è detto " " molto mirvegliati" " con la realtà della situazione in questa regione, le realizzazioni compiute in vari settori e dagli " " notevoli" " sforzi acconsentiti per garantire il benessere delle popolazioni locali.

Da parte sua il sig. Tiégoum Maiga ha sottolineato " " la qualità del lavoro che è in treno di s' compiere per sviluppare la regione e rispondere alle aspirazioni dei cittadini" ".

Ha affermato che " " la grande sfida di sviluppo della regione è stata rilevata" " , mettendo in rilievo la partecipazione attiva delle popolazioni nelle province del sud al processo di sviluppo ed alla gestione degli affari locali.

I membri della delegazione maliananon hanno trascurato, d'altra parte, di sottolineare " " la qualità degli scambi e delle discussioni proficue" " che hanno avuto con i vari responsabili ed attori nella regione, segnalando che queste interviste erano " " molto costruttivi" " ed hanno permesso loro di prendere conoscenza di alcuni punti legati alla cartella del Sahara ed alla situazione nella regione.





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lunedì 13 ottobre 2008

Naciri: Washington sa che il Marocco ha avuto il coraggio di proporre una soluzione alla questione d







Il Marocco conta sulla chiaroveggenza della politica estera americana nel trattamento della cartella del Sahara, ha indicato il ministro della comunicazione, portavoce del governo, il sig. Khalid Naciri.



In risposta ad una domanda sulla prossima visita al Marocco della segretaria di Stato americana, Condoleeza Rice, il sig. Naciri ha sottolineato, allora di contatti con la stampa giovedì all'uscita del Consiglio di governo, che " le posizioni della diplomazia americana sulla questione, in particolare al livello del Consiglio di sicurezza, mostrano che l'amministrazione americana conosce molto perfettamente tutti gli aspetti di questo dossier".

La diplomazia americana " sa perfettamente che ci sono due parti che non assumono lo stesso atteggiamento positivo a riguardo di questa cartella e che una sola ed unica parte, il Marocco, ha avuto il coraggio e la capacità di proporre nuovi approcci per il regolamento di questo dossier" , ha affermato.

" Pensiamo che la diplomazia americana saprà mettere a profitto quest'approccio per fare uscire questa cartella del vicolo cieco nel quale vogliono mantenerlo gli altri parti" , ha aggiunto il ministro.

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giovedì 9 ottobre 2008

La SG di Interfaith internazionale sfida la CDH sulla" grave situazione dei dispersi di Tindouf"






Il segretario generale dell'ONG internazionale Interfaith International, il sig. Charles Graves ha attirato, lunedì a Ginevra,b l'attenzione del Consiglio dei diritti dell'Uomo (CDH) sulla " grave situazione delle persone scomparse nei campi di Tindouf".


Intervenendo all'occasione di un panel sulla domanda delle persone scomparse, organizzato al palazzo delle nazioni nel quadro della nona sessione del CDH, il sig. Graves ha sottolineato che questa situazione merita di essere esposto in occasione del dialogo interattivo, che ha
avuto luogo in occasione di questo panel.

Non occorre dimenticare il conflitto al Sahara che genera i suoi dispersi nei campi di Tindouf, ha insistito, precisando che " il polisario ha fatto scomparire, all'occasione molte purghe, delle
persone che ha gettato negli priggioni".

Si non ha mai inteso più parlare di queste persone detenute nei carceri del polisario, soprattutto alla prigione di Errachid ha denunciato.

A questo proposito, ha sottolineato che la domanda delle persone scomparse nei campi di Tindouf deve essere mantenuta all'ordine del giorno del Consiglio dei diritti dell'Uomo e del gruppo di lavoro responsabile della questione.

Ricordando che l'elenco dei dispersi del polisario è stato presentato, varie volte al Consiglio dei diritti dell'Uomo delle Nazioni Unite, il segretario generale di Interfaith International ha comunicato che l'organizzazione " non governativa; France Libertés" aveva denunciato pubblicamente la scomparsa di soldati marocchini che erano tra le mani del polisario.

" Un'organizzazione non governativa della Mauritania richiede oggi un'informazione su decine di dispersi mauritaniens" , ha aggiunto il Sig. Gravi, segnalando che " " altri dispersi sono morti e sono certamente sepolti nei campi di Tindouf".

Hanno partecipato a questo dibattito sulla domanda delle persone scomparse, degli esperti del Comitato internazionale di La Croce rossa, dei rappresentanti di governi, d'organizzazioni non governative, d'organizzazioni internazionali e d'istituzioni nazionali di difesa dei diritti dell'Uomo.

Il Comitato consultivo avrà successivamente l'incarico di realizzare uno studio sulle migliori pratiche in materia.




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martedì 2 settembre 2008

Un'ONG denuncia l'utilizzo di bambini sahariani in " " Missioni di propagande" "



16/07/2008


L'Associazione sahariana di difesa dei diritti umani (ASADEDH), basata a Gerone, in Catalogna ha denunciato, martedì, l'utilizzo di migliaia di bambini sahariani durante le vacanze d'estato in Spagna in una " " missione di propagande" " il loro inculcando " " scuse della violenza e dell'odio" ".


Migliaia di bambini sahariani sono trasferiti ogni estate dei campi di Tindouf, nel deserto algerino, verso la Spagna nel quadro di un programma denominato " " vacanze per la pace ".

Queste vacanze, " " sovvenzionate spesso da istituzioni pubbliche spagnole, mirano in realtà ad inculcare a quest'esseri innocenti, l'odio e le scuse della violenza" " durante il loro soggiorno in Spagna, si è elevata l'ASADEDH, in un comunicato di cui copia è giunta alla MAP.

Fotografie all'appoggio, l'ONG rileva che centinaia di questi bambini sono stati usati il fine settimana scorsa dalle associazioni spagnole di sostegno al Polisario che le hanno presentato come dimostranti in molte città della Spagna.

" " Tiriamo la campana d'allarme sui danni psicologici collaterali che derivano dal soggiorno di questi bambini durante l'estate in un ambiente di opulenza ed il loro ritorno che traumatizza a Lahmada in ospedale, una volta compiuta la loro missione di propagande" " , informa ASADEDH.

La Comunità internazionale, in particolare le associazioni di difesa dei diritti dei bambini, è destinato ad agire contro questa instrumentalizzazione reprensibile di bambini innocenti allo scopo di propaganda.














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giovedì 15 maggio 2008

Il Marocco continuerà ad esigere un censimento dei Marocchini sequestrati nei campi di Tindouf







Il Marocco continuerà ad esigere il censimento dei Marocchini sequestrati nei campi di Tindouf, ha affermato, giovedì a Rabat, il ministro della comunicazione, portavoce del governo, il sig. Khalid Naciri.



L'esigenza del Marocco resta intera, poiché il censimento è la condizione sine qua none per relazioni internazionali trasparenti, ha aggiunto in occasione di contatti con la stampa al termine del Consiglio del governo.



Ha rilevato che la recente visita di un rappresentante dell'alto commissariato delle Nazioni Unite per i profughi (HCR) nei campi di Tindouf ha confermato le informazioni riportate dai mass media nazionali ed internazionali, che tengono conto di deviazioni dell'aiuto umanitario destinato ai campi di Tindouf.



I dirigenti del Polisario si consegnano "effettivamente alla deviazione ed alla commercializzazione di quest'aiuto, in violazione di tutti gli impieghi in questo settore", ha sottolineato, ricordando che molti responsabili del Polisario si sono arricchiti grazie alle deviazioni dell'aiuto umanitario.

giovedì 24 aprile 2008

Conferenza stampa A Smara con il Presidente del corcas sig.Khalihenna Oueld Rachid






L’integrale della conferenza :


Semara che ospita questa riunione e nello stesso momento un’occasione per chiarire tutto quello che deve essere chiarito di domande sul Sahara, per correggere le informazioni riguardanti la situazione attuale e sopratutto per quanto riguarda la divisione a livello generale che succede a livello dei tribù del polisario attualmente e che si rappresenta a livello del congresso kjijimat nelle regioni tiferiti e per la prima volta dal 75 e un congresso che non è stato organizzato inseguito alla fuga di personalità del polisario oppure un comandante dei comandanti oppure un capo dei capi pero riguarda la questione della separazione nella gerarchia delle tribù che si sono rivolti contro e si rivoltano oggi e ancora sta rivoltando e che la maggior parte risiede ancora nella zona separata nel Nord di Mauritania e ci sono i media sempre in contatto tramite le reti televesivi che hanno una sede permanente per esprimere il sostegno all’autonomia e il metotdo per farla liberare anzi salvarla dalla situazione attuale e anche l’ambiente nel quale si svolge il congresso a Tiferiti bisogna dire cose a voi sconosciute e le prossime tappe e do ora via alle domande, e per organizzare bene la conferenza si comincia con una domanda dalla sinistra alla destra.


Domanda :vogliamo avere molti chiarimenti sul congresso di kjijimat e la separazione e se avete una mobadara per proteggere questa gente che è sottomesso ad ogni pericolo?


Khelli hanna ouled rachid :per non dimenticare questa domanda molto importante, lasciami rispondere, il congresso di kjijimat i cui risultati sono ancora in campo e questo è un congrsso di kjijimat e kjijimat questa è una regione che si trova a 20 km nord est tifriti precisamente tra tifriti e le frontiere mauritaniane nordest tiferiti, il congresso si è svolto il giorno 14 pero è un congresso svolto sulle frontiere marocchine e mauritaniane una parte degli accampamenti che si è montata era sulle stesse frontiere inseguito al quale le autorità mauritaniane rappresentata dal capo Oum Krin e che si trova a 200 km dal luogo stesso ha dato ordine di impedire il congresso significa quello che riguarda almeno per il monatggio dei accampamenti e ha ordinato la gente di smontare gli accamapmenti per l’unica ragione è che viene appena detto prima quello di temere che viene provocato un conflitto nella regione e quando è successo questo e con l’intervento dei carabienieri si sono dispersi nella zona stessa ed è stata raggiunta dai media :

Al Jazeira è stata la prima a fare un reportage nella zona stessa e la Rete televisiva Al Arabiya e Al Hurra che si sono trasferiti a 500 km dalla Zouirate alla zona di destinazione in condizioni di grande pericolo e ora le tribù sono ancora presenti nella zona e naturalemente è venuto il momento di tenersi in contatto con questa gente, loro hanno emesso un mandato ufficiale chiamato Kjijimat e che è stato pubblicato e che esprime con chiarezza il sostegno all’autonomia e svela le sofferenze che subiscono e il loro rifiuto del metodo politico con il quale gestice il fronte polisario e ora noi ci prepariamo per proteggere questa gente individui e gruppi e farli tornare in Patria e naturalmente questa sara una azione a livello largo e che richiede preparazione finaziaria, umana e logistica per loro sono sotto nostra protezione e rimaniamo in contatto permanente con loro e manteniamo loro presenza e loro stessi si mentengono perché sono esperti della regione e conoscono bene la regione questa gente che organizzato questo congresso sono i seguenti:

La trbù Saoued Rkibat Saoued e La trbù Rkibat Ouled Moussa e La trbù Ouled Chayekh e La trbù Ouled Daoud e La trbù Ouled Adlim e La trbù Ouled Ben Sbaa


Ha ordinato di impedire a tutti quelli che non hanno il permesso perché come sapete che gli accampamenti di Tindouf si trovano in un punto di sorveglianza sulle frontiere algerine, marocchine e mauritaniane e si considera come uno sbocco per quelli che vogliono raggiungere questa zona deve passare da questo punto di sorveglianza e aveva la possibilità di applicare il divieto di entrata e ha provato di impedire la gente a respondere all’appello e questo ha provocato preoccupazione negli accampamenti e quelli a cui è stato impedito di partecipare erano quelli che hanno distribuito manifesti negli ultimi giorni e l’ultimo manifesto è stato quello di ieri e noi naturalmente disponiamo di una copia del manifesto e lo farò distribuire alla agenzie di stampa (lettura dell’integrale del manifesto) e questo mi è pervenuto ieri direttamente dai accampmenti.


Il fronte polisario ha preso due decisioni importanti : quella di impedire la gente di abbandonare gli accampamenti e la seconda circodare militarmente la zona per impedire che qualcuno metta in pericolo il congresso di Teferiti e per evitare infiltrazione e destruzione come vedete nelle televisioni il congresso ha una visione militare piu di qualocos’altro perché è sottomesso a queste attuali situazioni.


Ora le condizioni nella zona e che le tribù si trovano nelle diverse zone e disperse e noi prepariamo ora il metodo logistico per farli tornare, una parte di loro si trova con una parte della sua famiglia e gli altri con le loro moglie e i loro figli sono ancora nei accampamenti si trovano preoccupati tra il tornare soli oppure con una parte della famiglia oppure vogliono stare fino ad unirsi insieme per poter uscire tutti insieme dagli accampmenti e noi siamo in questa situazione attuale e quindi c’è una situazione di preoccupazione e un disordine totale nei accampmenti sia nella regione di Tifariti che è diventata completamente isolata e dsipersa, naturalemente ora noi proviamo a portare cibo e primi soccorsi a questa gente soprattutto le prime necessità oltre questo tramite i media siamo riusciti a farli passare i loro messaggi per esprimere la loro soffrenza al mondo.


Domanda : Ora se capiamo c’è una parte che desidera approfittare di quest’occasione storica questo messagio è destinato al fronte del polisario oppure alla gente, come voi dite, non ha il potere di decidere


Khelli hanna Ouled Rachid : perché ho detto che la direzione non è libera per decidere e gli abitanti non sono liberi per decidere per quanto riguarda la loro partecipazione alla presa di decisione. Una altra domanda


Domanda : È veramente una riunione del consiglio consultivo ?


Khelli hanna ouled rachid : il Consiglio Reale Consultivo, io non voglio che i media si sbaglino nella definizione e il consiglio reale e non è il consiglio consultivo perché la parola Re è la parola piu importante.


Domanda : questa riunione è un appello al polisario per approfittare di questa occasione storica del progetto marocchino e questo dopo la tenuta della seconda sessione delle negoziazioni?


Khelli Hanna Ouled Rachid : Significa che noi se Dio vuole usciamo con un appello della Smara quello che intendo dire a voi è che c’è ancora un problema esistente causato dal fronte del polisario ed è una organizzazione che ha una direzione pero una direzione in completa divisione per quanto riguarda la presa di decisioni riguardanti sopratutto la sorte e il futuro della gente che si trova a Tindouf la gente vuole che la direzione prenda decisioni per entrare in discussione con argomenti positivi e negoziare su quello che riguarda l’autonomia, la direzione ha un’altra agenda e li dove si trova il problema e questa la ragione per la quale si è organizzato il congresso perché la gente negli accampamenti dicono tutti che la direzione attuale del fronte del polisario non è una direzione in grado di accettare l’autonomia.


Domanda : per non negare alcuni argomenti si è notato negli ultimi anni che c’è una politica algerina ben organizzata che sostiene il fronte polisario e si è confermato ultimamente con la minaccia oppure insenuire al ricorso alle armi mentre il Marocco si comporta con una politica diversa?


Khelli hanna ouled rachid : prima di tutto voglio dire questo che la questione della minaccia della guerra è una favola e che nessuno ci crede e confermo questo al polisario che il polisario non dispone di una nessuna strategia per entrare in guerra e una scomessa politica indirizzata alla comunità internazionale e soprattutto alle Nazioni Unite perché il polisario non dispone dei mezzi finanziari, umani e psichiche necessarie per entrare in guerra almeno se intende suicidarsi e che la decisione della guerra non puo essere presa dal fronte del polisario, questa questione della guerra io veramente non ci credo e non ci do nessun interesse è una parte di una propaganda psichica indirizzata contro il Marocco e indirizzata alle Nazioni Unite è una favola perché le unità militari del polisario non esistono piu sono diventati una forma che non dispone delle persone per poter procedere a una guerra sia dal punto di visita di allenamento e la munizione sia sulla preparazione militare e sia sulle situazioni psichiche.

Come mai che il polisario puo entrare in guerra e lui si trova in situazioni del tutto terribile per quanto riguarda l’unità dentro gli accampmenti e la divisione interna e altri problemi riguardanti la nutrizione il polisario si va verso una destruzione politica e diplomatica e umana con una velocità tremenda.

Allora io non entro in questo gioco perché non ci credo è una vera e propria propaganda e chiedo alla stampa di non entrare anche lei in questo gioco politico e la vera prova è che ieri sera Mohamed Abed El Aziz ha detto che la guerra non è la nostra scelta pero la discutiamo come probabilità.

Il polisario non dispone di nessun mezzo né possibilità per entrare in guerra contro il Marocco in qualsiasi momento né ora né per il futuro.


Domanda : Cosa farà il Marocco in caso se il congresso del polisario è rimasto sul suo positionamento in quanto la tesi se il Marocco continuerà a resistere all’infinito oppure ci sono altri mezzi con i quali il Marocco possa insistere e soprattutto che la questione riguarda il destino di migliaia dei prigionieri che vogliono tornare in madre patria (Marocco) ?


Khelli Hanna Ouled Rachid : Prima di tutto la risposta a questa domanda è prematura siamo in un periodo di parto e questo parto riguarda il fronte del polisario stesso, ora c’è una divisione dentro il fronte del polisraio e questa divisione come ho detto prima è una divisione popolare non riguarda una persona arrabbiata con la direzione oppure una persona arrabiata perché non è entrata nella direzione o per ragioni sconosciute la vera versione è che ci sono tante cittadine che sono riusciti ad entrare in questo circuito .


Quindi questo parto all’interno del fronte del polisario e con forza permettera alla gente di spingere di piu sul fronte polisario perché cambi sua posizione soprattutto sulle negoziazioni e se suo obbiettivo è quello di raggiungere un risulatato pero se l’obbiettivo è quello temporeggiamento e manovra oppure essere dipendente di un’agenda diversa da quella che si dilaga e diventa sempre grande tra la gerarchia popolare a Tindouf e la Direzione la cui conseguenza lo scoppio di una guerra civile all’interno del fronte del polisario.


Domanda : Signor presidente avete detto poco fa durante il vostro discorso di apertura che discuterete il progetto marocchino dell’autonomia, avete speranza che la tappa a Manhasset sarà un’occasione per esprimere una buona intenzione ai nemici dell’unione territoriale e se avete speranza che questa gente cambierà opinione inshallah.?


Khelli Hanna Ouled Rachid : la presenza di questa speranza è importante perché anche nella direzione del polisario dicono che il metodo utilizzato per le scelte dopo Manhasset 1 e Manhasset 2 non porta a nessun risultato e c’è un parto nella direzione e questa è una opinione che si trova solamente nelle mani di quelli che decidono ora nel fronte del polisario in caso se queste direzioni e dirigenti un giorno prendono potere significa domani 18 e in caso se uno di loro sale al potere, questo dimostra che c’è li una tendenza verso una mitigazione se vengono eliminate questi atteggiamenti causeranno un ritorno alla vecchia tesi.

La direzione del polisario è divisa in due :una parte sottomessa alle influenze e pressioni dei servizi segreti e territoriali di quelli che lavorano con loro in questo campo e quelli che gli aiutano a rimanere nel potere e quindi entrare in discussione e accettare la volontà del popolo del Sahara quella di fare negoziazioni serie e mettere fine al problema:conflitto.

E in questo campo dove esiste la problematica perchè non ci sono quelli che possono decidere in questo senso.

Quindi quelli che danno speranza sono quelli con cui ho parlato ieri e mi hanno detto che erano d’accordo per il progetto dell’autonomia non sono quelli che possiedono il potere e se riusciranno a prenderlo oppure una parte vicina alla direzione generale e centrale allora a quel momento vedremo se loro vanno nella stessa direzione.


Pero se vedremo che i radicali rimarranno nel potere questo significa che il percorso sarà un percorso del spionaggio dei servizi segreti e sottomesso ad una agenda che non è quella dell’autonomia e che causerà gravi problemi a quelli che hanno imposto una commissione preparatoria del congresso e che rappresentava tutta la direzione e hanno preparato il loro programma che lo hanno presentato alla gente nei quartieri, periferie e le tutte organizzazioni del fronte , le discussioni che si sono svolte a porte chiuse tra la commisione organizzativa e quella dei dirigenti era un tumulto all’interno del fronte del polisario.


Quali sono le domande centrali e logiche : dove andiamo noi?quale è l’obbiettivo? verranno eliminate gli intrusi destruttori? Sarà abbandonato cosi?quanto tempo rimaniamo a Tindouf? Domande che non trovano risposte.

Loro hanno detto alla gente che discuterranno durante il congresso e ci saranno cambiamenti e io non aspettero cambiamenti per il futuro e quindi è un garnde peccato e ci sono nuovi sviluppi verso una destruzione continua almeno trasendente non solamente a livello del fronte del polisario pero un crollo di un’istituzione che si è distrutto durante 3 secoli ?


Domanda : allora questo è per il bene del Marocco?



Khelli hanna ouled rachid : naturalmente significa che il Marocco non ha realizzato durante 32 anni nessuna vittoria come lo realizza ora sia al livello interno nella regione dove viviamo ora sia a livello delle tribù nel fronte del polisario sia a livello diplomatico, l’importante veramentre è che la communità internazionale continua ora a sostenere questa soluzione dell’autonomia e rimprovera il fronte polisario e anche l’Algeria che ospita il fronte polisario quest’ultima non fa nessun sforzo per entrare in negoziazioni serie.


Domanda : buon giorno signor presidente del Consiglio Reale Consultivo degli affari del Sahara ho 3 domande, la prima Signor presidente quante volte viene ripetuto alle nostre orecchie quando lei fa il suo intervento, che non merita dare tanta importanza al problema che vive la regione ?


Khelli hanna ouled rachid : la storia è il vero problema se diciamo che il Sahara è Marocchnia o non è marocchina, e sarà la storia a dire se la divisione è un’idea vecchia nella mente del popolo del Sahara, se la separazione è una questione heritata dagli antedecendenti, se la separazione è basata su argomenti logici, storici e sociali, se noi fossimo una nazione diversa e avevamo un’amministrazione, se avevamo il potere di decidere separatamente dal Marocco, lo dico a lei, agli altri e a quelli!!, non si puo costruire una separazione oppure una divisione sulla base della storia né da lontano né da vicino, quindi la separazione non puo basarsi su problemi interni come hai detto lei e questi problemi sebbene siano gravi non possono giustificare la separazione, si possono giustificare le manifestazioni, si possono giustificare e concentrazioi e si possono giustificare le proteste e si puo anche giiustificare la voce che chiede il cambiamento, pero non puo arrivare fino al concetto della separarzione, percio faccio l’appello a Mohamed Ben Abdel Aziz cui padre fa parte del Corcas e faccio l’appello a tutte le direzioni tutti i dirigenti i cui padri facevano parte dell’esercito della liberazione e avavano partecipato alla battaglia di Boughra che si trova alle limite di Teferiti dove risiedono quelli che hanno partecipato alla battaglia di Dcheera faccio l’appello a quelli che conoscono bene il significato del mio discorso e sanno benissimo cosa intendo.

I problemi sociali vengono studiati e il punto sul quale mi sono fermato e di cui ho parlato, problemo sociali, economici, problemi politici riguardanti i dirittti umani e riguardanti la partecipazione politica e noi non siamo contrari alla discusisone pero quello che è vero è vero la separazione è una parola forte e le altre cose si possono concedere.


Domanda : Ha parlato nel suo discorso sull’autonomia è che la soluzione ideale per risolvere il problema del Sahara marocchina, non vedete Signor presidente che senza la riconciliazione generale con tutto il popolo del Sahara non puo realizzare né applicare l’autonomia?

E quale l’obbiettivo del polisario in questo momento del ritorno all’ipotesi del conflitto armato.


Khelli Hanna Ouled Rachid : per quanto riguarda l’autonomia è vero e io lo dico lo confermo sempre, l’autonomia è nello stesso momento una riconciliazione. Il polisario è una parte del popolo del Sahara che richiedono la separazione per ragioni tu li conosci e io li conosco e tutti sono al corrente di questa giuventu di GUELMIM, TANTAN, e quelli che creano problemi sono quelli di TANTAN, questa storia che avevamo noi la spagna, ho fatto i miei studi in Spagna e quest’ultima ha proposto uno stato e io ho rifutato, non voglio la separazione io voglio l’unione con il Marocco e quelli che erano con MohammedVI e il segretario generale e altri hanno detto no perché il momento della sinistra in Marocco è il momento dell’epoca di Lenin,Marxe e altri e i sistemi reali si chiamavano sistemi arrretrati che son stati influenzati dall’ambiente generale mondiale e interno a quell’epoca e avevano idee naturali e io capisco questo pero dovevano rimanere idee accademiche che rappresentano solamente la relatà perché tutti i giovani passano da questa fase, la fase della rivoluzione intellettuale e la maturità e la pragmatica , quelli sono fratelli ai quali diciamo che l’autonomia è una riconciliazione perché il Marocco ha rinunciato a molto per concedere una parte della sua terra e del suo territorio per i soui nemcici è una necessità politica, economica, sociale e culturale e quindi è nello stesso momento una riconciliazione storica per errrori commesi nei confronti del popolo del Sahara che lo stato ha commesso negli anni 56 con premiditazione oppure senza, quindi quest’autonomia è una risarcimento per questi errori che lo stato ha commesso dal punto di vista economico, e umano.

L’abbandono e isolamento e la non considerazione come una parte importatnte.


L’autonomia è un risarcimento politico e umano e quindi una riconoscenza da parte dello stato che ha commesso errori nel passato per lungo tempo e questo non significa che è una colpa di una certa o l’altra personalità pero è lo stato e l’amministrazione in generale e lo sostituisce di una cosa straordinaria che io personalmente crdeo che sia la riconciliazione.

Per quanto riguarda la guerra, la guerra non è prevista ed è una vera e propria propaganda che non ha un valore perché è basata su una posizione e non si puo trasformare in atto.


Personalmente la mia posizione è quella di auspicare sempre, credere, desiderare e sognare che l’Algeria un giorno cambierà sua posizione e lascerà il polisario libero e indipendente nel prendere le sue posizioni e le sue decisioni.


Domanda . Signor presidente dentro il CORCAS quali sono i processi designati per la preparazione del terreno all’arrivo dell’autonomia?


Seconda domanda : l’ultima risoluzione delle Nazioni Unite della necessità della discussione sulle questioni primarie durante la prossima tappa e ognuno deve essere responsabile per i risultati delle negoziazioni se non portano a niente.

Come il Marocco puo discutere direttamente sul problema dell’autonomia?


Khelli hanna ouled rachid : per quanto riguarda la prima domanda è l’ultima parola della mia frase significa questo è che nessuno potrebbe cambiare la posizione del Marocco per quanto riguarda l’autonomia né attrverso la furbizia né attraverso il temperaggiamento pensando che in questo modo verrà eliminato il progetto marocchino dell’autonomia.

Al conrario il progetto dell’autonomia cammina avanti con passi forti e con parole chiare e noi siamo entrati in un processo chiamato le negoziazioni, e sono negoziazioni forti e dure da parte nostra siamo sicuri e decisi perché il nostro progetto è trasparente e serio e abbiamo una base di discussione molto importante.

L’Altra parte che si trova intramessa dalle contraddizioni e communque sia il risulatato della tappa questo significa che il Marocco prenderà sua decisione nel momento giusto quando lo vede necessario e che le bugie vengono un giorno svelate e la furbizia non avrà senso.

E per quanto riguarda la seconda domanda cosa mi hai detto sulla sessione?


Il giornalista : la prossima tappa e l’inizio della discussione sulle cose primarie


Khelli hanna ouled rachid : le negoziazioni sono basati sulla serietà e la credibilità del progetto dell’autonomia marocchino, e quindi la base è le negoziazioni e non c’è altro che le negoziazioni, la risoluzione 1783 chiarisce tutto e ha detto che le negoziazioni sono basati sulle tappe nuove che si sono svolti nel 2006 e l’unica cosa nuova che ha conosciuto l’anno 2006 è il progetto dell’autonomia.

Il polisario chiede paertamente il ritorno al vecchio progetto per una negoziazione diretta chiamata progetto 99 ed è quello di tornare alla definizione dell’identità, pero questi progetti si sono sciolti con la nuova risoluzione 1754 e si è chiuso il dossier, la risoluzione 1754 ha creato una nuova visione perché tutto quello che riguardae il Sahara si farà sulla base dei risultati delle negoziazioni diretti e con la buona intenzione e se tutte le parti erano d’accordo sul principio durante queste negoziazioni e questa è una posizione delle Nazioni Unite, né le vecchie risoluzioni e né i vecchi progetti di Beccker tutto questo è finito con queste negoziazioni noi diciamo al polisario che il referendum è impossibile e il ritorno alla riconoscenza dell’identità è impossibile voi avete la scelta tra due cose una le negoziazioni per l’autonomia o l’altra dire chiaramente la verità alle Nazioni Unite e la communità internazionale e al popolo del Sahara che non desiderate la soluzione del conflitto.

Kjijimat è quella che riguarda le tribù e la gerarchia si compone dai Vecchi, giovani, donne, bambini a livello delle tribù cui ho dato nomi a voi è piu grande della realtà e quello

che minaccia il polisario perché la presenza del polisario è condizionata dalla presenza dei accampmaneti e quindi se la gerarchia importante degli accampamenti sparisce non rimane il motivo della presenza del polisario per niente dal punto di vista popolo, e se le tribù vengono spariti e dispersi il rapporto del polisario con il popolo del Sahara si scioglie e cosi sarà minacciate dal crollo e ho detto che il polisario sta andando con una velocità esterma verso suo crollo popolare e perde credibilità giorno dopo giorno e sempre indeciso un giornodice che la guerra è la soluzionee un altro giorno dice che le negoziazioni che è la soluzione e questa è la relatà della sua situazione perché è un fronte indebolito e per quanto riguarda ora il polisario come sistema il Marocco prima subiva la stessa cosa e questa situazione sentimentale ora è quella che veramente vive il polisario.

Quindi ha davanti agli impegni e alle grandi sfide, durante Manhsset 3 se la gente perde speranza nel cambiamento della direzione del polisario e succedrà perché Abdel Aziz rimarra e il Bouhali rimarra e Akik rimarra , e Abdel Kader rimarra e Mohamed Salek rimarra e Mohamed khadad rimarra non c’è cambiamento e non ci sarà cambiamento e i dirigenti militari rimarranno e i diplomatici rimarranno non c’è cambiamento il giorno 18, le speranze vengono svenite e quindi se non rinuncerà alla soluzione delle negoziazioni ragionevole per entrare in una discussione seria nell’autonomia a Manhasset, tutto si crollerà e gli sforzi diplomatici perché la posizione degli Stati Uniti e quella della Francia, Spagna e voi avete sentito le dichiarazioni tutte e la posizione della comunità internazionale è che il polisario è diventato il blocco essenziale per la comunità internazionale per raggiungere la soluzione che tutti accettano.


Domanda : Signor Presidente il ritorno al congresso di Kjijimat avete detto che un gruppo di trbù desidera tornare alla patria con dignità e onore?




Khelli hanna ouled rachid : il sotegno incondizionato dell’autonomia


Domanda : Buon giorno, il fronte polisario organizza un congresso a Teferiti e le negoziazioni sono alle porte e il progetto marocchino dell’autonomia è la soluzione finale del conflitto

Che cosa auspicate e cosa aspettate di questa situazione ?


Khelli hanna ouled rachid : prima di tutto sapete che il polisario ha rimandato parecchie volte il congresso e questo per quasi un’anno e mezzo e questo congresso è stato rimandato a causa di problemi interni dentro il fronte del polisario e ora il congresso sta passando a Tiferiti e noi speriamo niente di questo congrsso perchè il fronte del polisario non vuole la pace tramite le negoziazioni e non accetta l’autonomia come soluzione finale.

Le condizioni si sono aggravat e il promblema si è allargato dopo l’annuncio di un gruppo di vecchi delle tribù per l’organizzazione di un altro congresso opposto a quello di Kjijimat.


Domanda : E possibile che il problema possa essere risolto senza passare tramie l’Algeria?


Khelli hanna ouled rachid :Io personalmente credo ancora della stessa cosa , l’Algeria dice che non c’entra per niente nel conflitto del Sahara e spero che sia vero e quello che spera anche il Regno del Marocco che l’Algeria non faccia parte di questo conflitto e questa la ragione che ha spinto il Marocco ad accettare le negozazioni con il fronte del polisario perché l’Algeria dice che il conflitto è una questione che riguarda le Nazioni Unite e l’Algeria come stato ha rapporto con questo con questo rapporto per ragione gegrafica perchéil conflitto si trova alle sue frontiere e che ospita i rifugiati e ha un punto di vista e una posizione basate sul principio dei diritti umani e il rispetto di la libertà di scegliere il suo destino e naturalmente anche noi speriamo lo stesso.

Per quanto riguarda la posizione dell’Algeria sulle negoziazioni, nessuno ha mostrato l’influenza che possiamo noi considerare un’influenza positiva e che significa spingere il polisario ad entrare in discussione affinché l’Algeria spinga, sebbene sia in modo indiretto, il polisario a cambiare sua posizione che rimane sempre contraria, è vero che il polisario si trova confrontato a tante contraddizioni e problemi e mette sul tavolo l’Algeria perché sa benissimo che questo stato ospita accampamenti, organizzazioni militari e ospita anche persone che sostiene a livello finanziario e a livello diplomatico ed è molto attenta a non pronunciare nessuna dichiarazione che possa essere contraria a sua posizione e le cui conseguenze potrebbero essere gravi.

Quindi penso che l’Algeria e fino ad un certo punto non ha potuto definire totalmente sua posizione e sta ancora chiamando con cose ovvie pero non ha ancora fatto il vero passo in questa questione perché vuole che gli continuino a nuotare in un mare di contraddizioni.

Quindi io credo che l’Algeria possa ancora influenzare e se noi possiamo cambiare la posizione dentro gli accampamenti puo darsi che la posizione dell’Algeria cambiera.


Quindi io non ho cambiato la mia posizione e spero per gli altri perché questa questione riguarda anche la situazione dell’Unione de Maghreb e anche le relazioni tra i due stati e se io.


Domanda :Il ritorno alla patria con dignità e onore come viene espresso nel comunicato, avete detto che ci sono procedure logistiche, finanziarie e psichiche e ci sono praparazioni che bisogna ben organizzare?


Da chi viene fatta questa domanda?



Khelli hanna ouled rachid : Da chi? Dallo stato marocchino

Domanda : il Consiglio Reale
Khelli hanna ouled rachid : lo stato, il consiglio consultivo e quindi lo stato marocchino è quello che prenderà le decisioni e sta per prendre tutte le decisioni neccessarie con il sostegno del Consiglio.


Domanda : Signor Presidente quale la vostra percentuale per quelli presenti e quelli che hanno partecipato al congresso?


Khelli hanna ouled rachid : 1000


Domanda : Signor Presidente per quanto riguarda la situazione dei fratelli a Kjijimat ci sono collegamenti con la società civile e le organizzazioni internazionali per dare una forma diplomatica a questo evento politico?



Khelli hanna ouled rachid : naturalemente ora il ministro degli affari esteri sta per prendere tutte le disposizioni allargate in questo senso e ha già preso le disposizioni e lo stato in generale e con l’ordine del Re ha preso decisioni necessarie per quanto riguarda il programma a livello generale e per quanto riguarda l’alloggio e il programma previsto per ospitare i rifugiati e per quanto riguarda la questione di fare uscire ora dai accampamenti i figli e le loro famiglie e il loro trasporto e avere a disposizione tutte le condizioni per un ritorno dignitoso e sena danni per essere un modello di un approccio nuovo di una realtà marocchina che risolve un conflitto a tutti i livelli da quello basso a quello alto.

Quindi ci sono disposizioni a livello diplomatico con lo stato e ci sono disposzioni e procedimenti e in inclusa anche quella della repubblica islamica mauritaniana insieme a altri paesi anche l’Algeria.


Ci sono anche disposizioni che si svolgono a tutti i livelli inclusa quella delle Nazioni Unite e il Minurso e tutto quello che è legato a questa faccenda e in seguito al congresso Kjijimat.


Per questa occasione bisogna esaltare il grande lavoro elle reti televisivi che hanno intervistato i fratelli a Kjimimat e le condizioni difficili che hanno incontrato i giornalisti e i tecnici.

martedì 26 febbraio 2008

La risoluzione del consiglio di sicurezza appoggia chiaramente l'iniziativa marocchina di autonomia
15/08/2007


La risoluzione adottata lunedì dal Consiglio di sicurezza dell'ONU sul Sahara costituisce un "appoggio chiaro" all’iniziativa d’autonomia proposta dal Marocco per risolvere il conflitto del Sahara, ha scritto martedì il giornale "El Pais".



I termini della risoluzione 1754 "esprimono un appoggio chiaro all’iniziativa presentata due settimane fa da Rabat", sottolinea il giornale vicino al governo spagnolo.

"El Pais" rileva che questa risoluzione chiama le parti a "impegnare delle negoziazioni in buona fede senza condizioni preliminari, tenendo conto degli sviluppi che si sono prodotti in questi ultimi mesi."

Il giornale si fa anche eco della reazione del Ministro delegato agli Affari Esteri e alla Cooperazione, il Sig. Taib Fassi Fihri che ha salutato l'adozione di questa risoluzione per la quale "il Consiglio di Sicurezza ha tenuto a congratularsi per gli sforzi seri e credibili dispiegati dal Marocco".

"La risoluzione adottata oggi dal Consiglio di Sicurezza segna innanzitutto una rottura netta con gli approcci raccomandati dal passato e con le differenti proposte provate o formulate" e non menziona più il Piano Baker II, ha affermato il Sig. Fassi Fihri, citato da “El Pais”.


Fonti:

Il portale politico del Sahara occidentale:
www.corcas.com

Il portale del Sahara occidentale:
www.sahara-online.net

Il portale della cultura hassani:
www.sahara-culture.com

Il portale dello sviluppo economico nelle regione del sahara occidentale:
www.sahara-developpement.com

Il portale dello sviluppo sociale nella regione del sahara occidentale:
www.sahara-social.com

Il portale delle città del sahara occidentale:
www.sahara-villes.com